Scoperte archeologiche a Bibione

Recenti ritrovamenti archeologici a Bibione

Bibione, rinomata località balneare affacciata sulle coste dell’Adriatico, è particolarmente apprezzata per la sua ampia spiaggia dorata, le acque cristalline, i tanti servizi offerti e i molti alloggi ed hotel moderni ed accoglienti.
Tuttavia Bibione non è solo un paradiso per turisti in cerca di relax e divertimento estivo, ma nasconde anche tesori storici che risalgono all’epoca romana.

Uno dei più recenti e affascinanti ritrovamenti archeologici a Bibione è la villa marittima di epoca romana situata all’interno dell’oasi naturalistica di Valgrande, che prende il nome di “Mutteron dei Frati”.

Un’equipe internazionale composta da 20 archeologi tra cui anche studenti delle università di Regensburg (Germania) e Padova hanno finora indagato su una superficie di circa 60 mq, alla ricerca di questi reperti. Gli stessi giovani archeologici hanno organizzato alcune visite in loro compagnia per illustrare con passione la storia del sito e dei resti archeologici ritrovati.

Valgrande: L’importanza dell’area naturale

La Villa “Mutteron dei Frati” non è solo una testimonianza dello splendore dell’antichità, ma è anche circondata da una splendida area naturale conosciuta come “Valgrande”. Questa ampia zona di ben 360 ettari, era caratterizzata inizialmente dalla presenza di paludi e solo successivamente si è sviluppata come valle di allevamento per diverse specie di pesci: anguille, branzini, cefali, orate, etc. Con il tempo si è capita l’importanza del mantenimento di questi siti per l’ecosistema locale ed è stata protetta come oasi naturale ed habitat ideale per lo stazionamento di molte specie di fauna come uccelli, daini, caprioli, volpi, tassi, testuggini, etc e la conservazione anche di una ricca varietà di flora.

A piedi, in bicicletta o con il kayak potrai lanciarti alla scoperta dei diversi percorsi naturalistici proposti nell’area tra canneti, laghetti e boschi ed osservare gli animali che vi abitano. La presenza di questa area naturale è infatti di fondamentale importanza per la conservazione delle specie autoctone di flora e fauna e viene promossa per diffondere un turismo più sostenibile.

Possiamo sicuramente affermare che la bellezza e la ricchezza naturalistica di “Valgrande” aggiungono valore alla visita della “Villa Mutteron dei Frati” e ogni visitatore può immergersi contemporaneamente nella storia e nella meravigliosa natura del luogo.

Storia e contesto di Villa Mutteron dei Frati

La scoperta della presenza di “Villa di Mutteron dei Frati” a Bibione risale già alla metà del Settecento, quando due uomini della zona, appassionati di storia ed archeologia, fecero iniziare gli scavi del sito.
In seguito gli scavi proseguirono a più riprese nel corso degli anni con la spinta della Soprintendenza Archeologica del Veneto e furono scoperti man mano altri reperti ed ambienti decorati della villa. I lavori furono sospesi diverse volte per mancanza di fondi fino a novembre 2021 quando un team di archeologi italiani e tedeschi coordinati dall’Università di Padova ripresero le ricognizioni.

La villa che indicativamente si pensa possa risalire agli inizi del I secolo d.C. per essere poi ampliata in epoca tardoantica, era stata costruita su una duna di sabbia vicino a dove si trovava anticamente la costa del mare Adriatico, da qui il nome “Villa del Mutteron”, dove “Mutteron” indica proprio una duna di sabbia.
Probabilmente la famiglia che abitava questa villa viveva di pesca ed allevamento di pesce come dimostrano i pesi di terracotta per reti ritrovati sul luogo e probabilmente si trattava di una famiglia benestante, considerando la presenza di arredi lussuosi, decorazioni e affreschi.

Scoperte archeologiche a Bibione
Scoperte archeologiche a Bibione

Scavi recenti e scoperte archeologiche

Sull’antica duna litoranea è stata eseguita innanzitutto una campagna di prospezione geofisica su circa 200 metri quadrati di area vicino ai resti già ritrovati dell’antica villa marittima per così comprendere meglio le dimensioni dell’area da scavare.
Nel 2023 durante le nuove fasi di scavo gli esperti eseguiranno una lunga serie di analisi e ricognizioni archeologiche comprendendo un’ampia area che va dal fiume Tagliamento al canale Nicesolo per scovare importanti informazioni sul paesaggio antico, sull’economia e gli insediamenti del passato.

Tra gli ultimi ritrovamenti in seguito ai più recenti scavi realizzati dalle due università di Regensburg e Padova vi sono una lucerna completamente integra, diverse tegole incise databili circa al III secolo d.C. e ancora mosaici, certamente utilissimi a ricostruire la storia del tempo.

Valorizzazione e prospettive future

Prossimamente l’obiettivo del gruppo di esperti che procederanno con gli scavi è quello di scoprire e conoscere nuovi ambienti della villa così che questi possano far comprendere meglio l’epoca di costruzione, le dimensioni della villa, chi erano i proprietari, quali attività economiche e produttive svolgevano dentro a questa dimora e quali contatti avevano con l’esterno sia via mare che via terra.

Per preservare la “Villa Mutteron dei Frati” e valorizzarne il suo patrimonio storico e culturale, sono state intraprese diverse iniziative di promozione. Il sito è stato reso accessibile al pubblico con percorsi pedonali e pannelli informativi che guidano i visitatori alla comprensione della storia e dell’architettura della villa. Le visite del pubblico sono realizzate in “modalità slow” per rispettare l’ambiente e le specie animali presenti.

Dal 18 giugno al 2 luglio 2023 sono state organizzate cinque giornate per effettuare l’Archeo Trekking nell’oasi naturalistica della Valgrande, in cui gli archeologi delle università di Regensburg e Padova presentavano il progetto di ricerca e di scavo della Villa romana di “Mutteron dei frati”.

Sono poi organizzate attività educative varie per coinvolgere la comunità locale e i turisti ad apprezzare questo importante sito archeologico. Le prospettive future prevedono un ulteriore creazione di programmi di ricerca per approfondire la comprensione di “Villa Mutteron dei Frati” e del suo contesto storico.
Per prenotare rivolgersi allo IAT di Bibione, via Maja 84, Bibione (VE): +39 0431 444846.

Organizza una visita a “Villa Mutteron dei Frati”

La scoperta e il recupero di “Villa Mutteron dei Frati” a Bibione hanno aperto una finestra sull’affascinante passato di questa regione. Attraverso una visita agli scavi archeologici, i visitatori possono immergersi nelle usanze dell’antica Roma ed ammirare la bellezza e grandezza di questa sontuosa residenza.

Questo sito archeologico inserito nell’incantevole cornice naturale di “Valgrande” rappresenta un’opportunità straordinaria per connettersi con il passato e scoprire la ricchezza culturale di Bibione. Ti suggeriamo di prenotare un soggiorno a Bibione per goderti il mare, la spiaggia e il sole … ed unire la possibilità di fare un tuffo nel mondo dell’Antica Roma.

Scoperte archeologiche a Bibione
Scoperte archeologiche a Bibione

Le immagini sono tratte dal profilo Facebook Bibione Antica: Discovering the Past

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